Odio il Natale e il Finto Buonismo
Forse sono l’unica ragazza al mondo a odiare il Natale. Non ho nemmeno fatto l’albero. Non sopporto neanche il finto buonismo che cresce come muschio di questa stagione.
Sono cinica?
Può darsi, a questo punto non mi importa. Forse dovrebbe? Non lo so. Odio il Natale! Ma sì, la corsa ai regali mi ha stancata. Oggi tutti hanno tutto, non si mai cosa regalare e le persone sono ormai diventate così esigenti da rimanerci male se non doni ciò che si aspettano.
Ricordo una ragazza, l’ho conosciuta anni fa. Stabiliva un budget natalizio per ogni persona. E questo non sarebbe sbagliato, ognuno deve fare i conti con i soldi che ha in tasca.
Lei però lo faceva in base a ciò che quella stessa persona aveva speso per lei l’anno prima. Riteneva che un regalo dovesse essere una sorta di scambio alla pari.
Io invece ho sempre pensato che, sempre rispettando più o meno le possibilità economiche che hai, un regalo lo scegli perché pensi che alla persona cui lo doni faccia piacere.
Quel particolare regalo, non un altro. Un regalo dovrebbe essere una sorta di pensiero reso materiale. Dovrebbe significare:
“ti ascolto, so cosa ti piace, ho trovato questo oggetto e te l’ho regalato perché sono certa (o quasi) che incontra il tuo gusto!”.
Ecco. Per me dovrebbe essere così. Sai cosa piace ai tuoi amici, ai tuoi genitori, al tuo compagno e regali qualcosa che possa piacere a loro, che sia per loro e soddisfi un bisogno o un desiderio.
Spesso invece le persone regalano cosa piace a loro stesse senza pensare minimamente a chi lo riceverà.
La mamma di un mio ex a Natale mi regalò una bilancia!!!!! E dire che in quel periodo non ero nemmeno grassa, non dovevo controllare il peso. L’hanno successivo un ferro da stiro con caldaia. Forse pensava che saremmo andati a convivere, io e suo figlio, e si stava portando avanti con la lista nozze!
Ahimè non è durata.
Che dire?
Forse non serve ripetermi, ma odio il Natale. E poi, visto che sono anche single, non sento la magia, non sento il trasporto. Non ho voglia di fare regali, di impegnarmi da sola nella ricerca, di spendere soldi, di mangiare come un tacchino all’ingrasso, di vedere film natalizi che finiscono tutti bene.
E odio anche il finto buonismo che, come ho scritto nel sottotitolo, di questi tempi cresce come muschio con l’umidità.
A Natale sono tutti più buoni, dicono. Ma perché? Che senso ha? Non dovremmo essere buoni e giusti tutto l’anno? Non è questo che Babbo Natale guarda quando stila la lista dei buoni e cattivi? Troppo comodo essere buoni solo per i quindici giorni che precedono il Natale.
Se poi sono davvero quindici!
Alcune persone non ti sopportano per tutto l’anno e poi ti fanno il regalo a Natale. Ti parlano dietro fino alla morte e poi sorridendo ti invita al party che organizzano. E fanno opere di bene, perché è Natale.
Assurdo!
Perché il bene andrebbe fatto tutto l’anno e forse ci si potrebbe prendere un giorno di festa, il Natale, appunto.
Invece no. Ci si finge buoni, altruisti, interessati agli altri. E magari non sappiamo nemmeno nulla dei problemi del nostro vicino.
Forse mi deciderò a fare l’albero, solo per cercare di entrare un po’ nello spirito natalizio. E spero che funzioni, che un albero possa farmi sentire meglio e tirare su un po’ di morale.
Ne ho proprio bisogno.
E tu? Odi il Natale? O lo ami?
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